Curriculum

Martino Vercesi è nato a Milano. Dopo essersi appassionato fin da piccolo alla chitarra moderna nel 2002 si diploma in chitarra classica al conservatorio “G.Verdi” di Milano con la votazione di 10 e lode. Completa la sua formazione perfezionandosi con Bruno Giuffredi e Andrea Dieci per la chitarra classica, Gigi Cifarelli, Luca Meneghello e Pasquale Grasso per quella jazz. Ha collaborato con diversi musicisti di chiara fama nazionale come Luigi Bonafede, Tony Arco, Giovanni Falzone, Marco Vaggi, Sandro Cerino, Fabrizio Trullu, Ares Tavolazzi, Luca Dell'Anna, Mauro Battisti, Walter Calloni, Marcello Testa, Marco Micheli, Ferdinando Faraò, Danilo Gallo fra gli altri. Ha suonato presso alcuni dei più importanti teatri e jazz club nazionali e internazionali come Blue Note Milano, Auditorium “G.Verdi” Milano, Porgy and Bess Vienna, Jazz Club Chur, Jazz Club Torino. Ha suonato in diretta radio, e ricevuto lusinghiere recensioni su riviste specializzate. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni sia come solista che come sideman.


My gallery

Playin' My Epiphone Les Paul (Photo by Roncaglione)

Al Blue Note di Milano

Gibson 347

In studio con Gibson 175

Jammin' on the streets

Perlees Sunset

Con Jimmy Heath

Black and White (Photo By Roncaglione)

Martino Vercesi Trio

Quartetto

con Kurt Elling

Strato time

Press

"Un musicista, Martino Vercesi, che non conoscevo, un disco che mi ha avvolto e coinvolto dal primo ascolto. Mi capita di rado."
Alessandro Nobis

"Martino Vercesi manifesta tutta la sua maturità sia in veste di compositore (sue tutte le sei tracce che compongono l’album) che in quanto ad abilità tecnica e colore timbrico"
Nicola Barin

"Il disco, in quartetto, è raffinato ed ha un suono accattivante. Si specchia nel mainstream, con le dovute distanze, preferendo però un approccio colto e discreto che pone il suono al centro. " Flavio Caprera

"Ideato a metà fra modern jazz e contemporary jazz, New Thing è un album che nasce con il chiaro intento di tracciare una strada volta all’innovazione, alla ricerca di un propria identità comunicativa e di una spiccata personalità artistica."
Stefano Dentice

"è jazz melodico ma coraggioso, a tratti impressionista e non sempre e solo lirico, ora scoppiettante ora meditabondo." Andrea Pedrinelli

"Insomma, un suono dall'impronta veramente molto personale che dà vita ad uno swing puro e sincero, intriso di una carica melodica e appassionata dai richiami illustri."
Massimiliano Forgione

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